Workshopping online: setup e tools

In cui condivido cosa c’è intorno a me e cosa uso per facilitare laboratori online.

Supporti

  1. Standing desk FLEXISPOT E5W
  2. Sedia IKEA JÄRVFJÄLLET
  3. Amazon Basics – Tavolo regolabile e portatile per laptop
  4. Tryone Supporto Tablet, Collo Oca Supporto Regolabile
  5. Tappetino IKEA RORSLEV

Ho impiegato un po’ di tempo a scegliere sedia e tavolo, ma al di là delle marche sono sempre più convinto che l’opzione standing desk sia la migliore per chi passa molto tempo al computer. Sotto al tavolo c’è un tappetino, regalo degli Unicorni e chiaro riferimento ai LEGO 🔴 🟡 🟢 🔵 🟣.

Il tavolo regolabile Amazon Basics è stata la scelta “economica” per poter lavorare in piedi prima dell’acquisto dello standing desk. Non usando abitualmente un monitor secondario* continuo ad utilizzarlo per avere lo schermo all’altezza corretta. Nonostante possa sembrare ingombrante, apprezzo molto il fatto di poter usare lo spazio sotto al portatile, contrariamente al mio precedente rialzo la cui base occupava tutto lo spazio su cui poggiava.

Il supporto regolabile per smartphone/tablet era stato acquistato per usare l’iPad come secondo monitor (con DuetApp). Ora è diventato il supporto dell’iPhone, che uso come webcam esterna al posto di quella del mio computer (vedi sotto 👇️).

Hardware

  1. MacBook Pro con monitor 13”
  2. Mouse Logitech M720 Thriatlon
  3. Tastiera Logitech K380
  4. iPhone 8
  5. Cuffie Bose QuietComfort 15
  6. AirPods Pro

Finchè dura, il mio computer è un MacBook Pro del 2013 💻️, con processore i7 da 3GHz e 8 GB di RAM e monitor retina da 13”. In alcuni casi particolari, ad esempio se devo gestire anche la registrazione dell’evento, utilizzo un secondo computer per alleggerire un po’ il carico.

Mouse 🖱️ e tastiera ⌨️ sono fatti per collegarsi agilmente a 3 dispositivi diversi, perciò quando uso un secondo computer o il tablet posso continuare a usarli semplicemente premendo un tasto.

Uso come webcam esterna il mio smartphone 📱, per questo gli AirPods sono particolarmente comodi, permettendomi di rispondere al telefono e allontanarmi senza toccare il cellulare. Esistono numerose app per usare la webcam dello smartphone, io uso Camo, collegando l’iPhone con il cavo. Oltre alla migliore qualità video, è utile per quei workshop in cui si vuole un’inquadratura secondaria, ad esempio per mostrare qualcosa sul tavolo. Inoltre, per chi avesse problemi di distrazione, usando la camera posteriore non si vedranno notifiche di alcun tipo e lo smartphone restarà saldamente bloccato a distanza 😉.

Le cuffie Bose con noise canceling 🎧️ sono le mie cuffie predefinite per call, workshop e musica. Mi hanno salvato la vita in tanti open space e coworking, ora mi permettono di lavorare meglio da casa anche se nella stanza accanto stanno volando LEGO.

* ho in prestito un monitor secondario un po’ vecchiotto che mi ha permesso di affrontare meglio la facilitazione di alcuni workshop online 😅. Sto valutando se acquistarne uno 🖥️.

Tools

  1. Borraccia d’acqua fresca
  2. Sottobicchiere per té o tisane calde
  3. Batteria ricaricabile di riserva per le cuffie
  4. Crema per le mani
  5. Fazzoletti
  6. Taccuini
  7. Post-it
  8. Astuccio con penne/pennarelli/matite
  9. Seymour Papert in versione Lego

La foto è stata scattata nel mese di aprile, con le cose che effettivamente si trovano sopra al mio tavolo. Alcuni libri sono legati al mio corso di Pensiero Computazionale, altri alla facilitazione di workshop 📚️.

Di sicuro sul tavolo ci sono sempre penne e matite con cui prendo appunti su carta riciclata, post-it o taccuini 📓. Ce ne sono alcuni con informazioni che vado a riguardare periodicamente (ad es. quello colorato in foto).

Seymour Papert in versione Lego è un bellissimo regalo da parte degli Unicorni, nonché il principale obiettivo di mio figlio Nicolò quando cerca pezzi di ingranaggi.

Software

  1. Mural
  2. Notion/SessionLab/Google Doc
  3. Around/Google Meet/Zoom/Jitsi/Kumospace/…
  4. AS Timer
  5. GarageBand + BlackHole + Spotify/VLC
  6. Ferdi

Per la progettazione di workshop uso uno tra i seguenti strumenti di scrittura, più o meno collaborativi: Google Doc, Notion, SessionLab.

La mia lavagna virtuale preferita è MURAL, ricchissima di strumenti di facilitazione (private mode, dot-voting, timer, coriandoli 🎊). L’altro aspetto che mi piace molto di MURAL consiste nell’utilizzarlo come slide deck e dando accesso ai partecipanti tramite link. Grazie alla possibilità di bloccare il contenuto e “svelarlo” man mano, permette di risparmiare banda evitando la condivisione dello schermo.

Con il team Unicorni usiamo Around per le nostre conversazioni, adoro il floating mode, che permette di vederci e continuare a lavorare. Come consulente/docente mi appoggio invece a quello che usa il cliente: Google Meet, Microsoft Teams, Zoom, WebEx, Jitsi, Whereby, …  
Per i workshop con Scratch di solito preferiamo Jitsi, come raccontato l’anno scorso è l’unica piatt
aforma gratuita che permette di condividere contemporaneamente tanti schermi. Però gli mancano le breakout rooms 😢 che sono una funzionalità fondamentale nei workshop. In questo caso, se non ci sono particolari vincoli, preferisco le piattaforme che implementano l’audio spaziale, ovvero dove ci si può muovere in un ambiente virtuale e sentire l’audio delle persone vicine. Io preferisco Kumospace che è gratuita ma esistono anche WonderMe e SpatialChat (per me la migliore ma con un pricing improbabile).

Usando molto il timeboxing per la mia organizzazione personale, ho sempre aperto la app AS Timer ⏲️ che mi è utile anche per gestire i tempi durante i workshop.

Ferdi mi permette di gestire da un’unica interfaccia tutta la messaggistica di Whatsapp, Telegram, Hangout, Discord, MS Teams, ecc. Durante i workshop è importante avere un “back channel” tra gli organizzatori/facilitatori in cui scambiarsi informazioni e feedback su come sta andando.

Trasmettere della musica durante la call

Forse il vero motivo per cui sto scrivendo questo post, dato che mi ha fatto penare per mesi 😛. Su Mac avrete bisogno di 2 cose: 1 scheda audio virtuale, 1 digital audio workstation (DAW). La scheda audio virtuale vi permetterà di catturare l’audio del computer, la digital workstation di combinarlo all’audio proveniente dal vostro microfono.

Come scheda audio virtuale utilizzo Blackhole, mentre come DAW semplicemente GarageBand (che fatica re-installarlo su Catalina 😩). Riguardo la selezione musicale: su Spotify ci sono un paio di playlist carine e generiche, per momenti di tranquillità c’è lofi.cafe, per le attività più energizzanti c’è sempre la colonna sonora di Guardiani della Galassia. In alcuni casi è utile avere qualcosa scaricato sul proprio computer, per alleggerire l’uso della banda.

A seconda dell’attività che state facilitando ricordate di chiedere se trasmettere o meno della musica, dato che non tutti apprezzano 😅.

Bonus tip: BWAMP
Soprattutto online ci sono delle volte in cui un feedback sonoro funziona molto meglio di uno visivo. Per me sono i momenti di condivisione di un progetto Scratch, quando vorrei ricreare quell’atmosfera celebrativa data da un applauso. In questi casi adoro BWAMP, per cui non serve alcun setup particolare, è sufficiente condividere un link e potrete sentire i feedback di tutte le persone collegate.

Fuori scena

Il mio ufficio è lo “stanzino”, ovvero quella parte della casa che assomiglia a un grande ripostiglio. Alla mia destra l’asse da stiro è un eccellente piano d’appoggio secondario, mentre alla mia sinistra l’aspirapolvere fa di tutto per entrare nell’inquadratura delle call.

Di fronte a me c’è una lavagnetta di sughero con delle puntine. Al momento c’è attaccato solo un enorme disegno ad acquerello fatto da Nicolò l’anno scorso. Sembra un alieno verde e marrone e mi fa sempre sorridere.

Thinking about Thinking about Seymour
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